Obiettivo della mostra è l’indagine creativa condotta dai due artisti, Alberto Biasi e Jorrit Tornquist, documentata a partire da un’importante selezione di opere che li inscrivono tra i principali esponenti dell’Arte Programmata e Cinetica italiana e internazionale. L’esposizione si presenta come un’opportunità per ammirare una ricchissima serie di opere che riassume la totalità di un profonda ricerca artistica e scientifica. Tale ricerca, con la scoperta dell’energia occulta insita nella manifestazione geometrica che diviene oggettiva, raggiunge un dinamismo incalzante senza tuttavia trascurare l’indagine sulla materia e sul suo valore simbolico.
Le opere di Alberto Biasi sono caratterizzate dall’uso di diverse tecniche e materiali che danno vita a una serie di manifestazioni visuali. Queste, a loro volta, sono attivate dalla presenza di uno spettatore, che diviene ricettore attivo, interagendo costantemente con i numerosi stimoli visivi e percettivi creati dalle sue opere. Nonostante Biasi sia uno dei principali protagonisti e artefici della corrente cinetica e programmata in Italia, il suo background artistico lo ha posto al di sopra della moda e del tempo.
Jorrit Tornquist è un artista universalmente riconosciuto come uno specialista nella trattazione del colore. Nel corso dei decenni la sua ricerca si è estesa verso la sperimentazione della luce nell’ambito della percezione ottica e per ciò che concerne i suoi riflessi emotivi. Muovendo da un approccio scientifico, l’artista ha condotto intense sperimentazioni sui parametri del colore in relazione alle sue proprietà, come le tinte, la saturazione e la limpidezza, e ha esaminato gli effetti delle stesse e i suoi fenomeni.
La mostra presentata dal MACBA di Buenos Aires costituisce un supporto didattico senza precedenti per lo studio di due figure creative che hanno scritto la storia dell’arte internazionale e che tuttora portano avanti la loro ricerca, mantenendosi al passo con i tempi. A ciò si aggiunge il fatto che le loro opere rappresentano un evento capace di affascinare ogni tipo di pubblico, grazie alla stimolazione filosofica e sensoriale che queste opere offrono.
La mostra è a cura di Micol Di Veroli e Giovanni Granzotto.
Obiettivo della mostra è l’indagine creativa condotta dai due artisti, Alberto Biasi e Jorrit Tornquist, documentata a partire da un’importante selezione di opere che li inscrivono tra i principali esponenti dell’Arte Programmata e Cinetica italiana e internazionale. L’esposizione si presenta come un’opportunità per ammirare una ricchissima serie di opere che riassume la totalità di un profonda ricerca artistica e scientifica. Tale ricerca, con la scoperta dell’energia occulta insita nella manifestazione geometrica che diviene oggettiva, raggiunge un dinamismo incalzante senza tuttavia trascurare l’indagine sulla materia e sul suo valore simbolico.
Le opere di Alberto Biasi sono caratterizzate dall’uso di diverse tecniche e materiali che danno vita a una serie di manifestazioni visuali. Queste, a loro volta, sono attivate dalla presenza di uno spettatore, che diviene ricettore attivo, interagendo costantemente con i numerosi stimoli visivi e percettivi creati dalle sue opere. Nonostante Biasi sia uno dei principali protagonisti e artefici della corrente cinetica e programmata in Italia, il suo background artistico lo ha posto al di sopra della moda e del tempo.
Jorrit Tornquist è un artista universalmente riconosciuto come uno specialista nella trattazione del colore. Nel corso dei decenni la sua ricerca si è estesa verso la sperimentazione della luce nell’ambito della percezione ottica e per ciò che concerne i suoi riflessi emotivi. Muovendo da un approccio scientifico, l’artista ha condotto intense sperimentazioni sui parametri del colore in relazione alle sue proprietà, come le tinte, la saturazione e la limpidezza, e ha esaminato gli effetti delle stesse e i suoi fenomeni.
La mostra presentata dal MACBA di Buenos Aires costituisce un supporto didattico senza precedenti per lo studio di due figure creative che hanno scritto la storia dell’arte internazionale e che tuttora portano avanti la loro ricerca, mantenendosi al passo con i tempi. A ciò si aggiunge il fatto che le loro opere rappresentano un evento capace di affascinare ogni tipo di pubblico, grazie alla stimolazione filosofica e sensoriale che queste opere offrono.
La mostra è a cura di Micol Di Veroli e Giovanni Granzotto.