Alberto Biasi (Padova, 1937) è uno dei più importanti artisti italiani che attraverso la sua lunghissima carriera, hanno contribuito all’affermazione e notorietà internazionale dell’arte cinetica degli anni Sessanta in poi, in particolare per il ramo denominato “Arte Programmata”.
Biasi è stato tra i fondatori del “Gruppo Enne” a Padova (1959-1965), che insieme al milanese “Gruppo T” ha sviluppato un ramo autonomo e precursore delle ricerche ottiche-percettivo che saranno raccolti sotto il nome di “Optical Art “. Oltre alla mostra itinerante “Arte Programmata”, che è stata presentata in tutta Europa e negli Stati Uniti tra il 1962 e il 1965, Biasi ha partecipato anche a “The Responsive Eye”, al MoMA di New York nel 1965.
L’importanza della sua ricerca artistica, che è stata immediatamente riconosciuta da Piero Manzoni, che lo ha invitato nella sua Galleria Azimut (1961), è dimostrato dal suo curriculum e dalla ricchezza della sua ricerca.
La Mayor Gallery presenterà opere giovanili dal 1959 come il “Trame” a opere più recenti, tra cui la “Politipi”, passando per la serie degli “Ottico-dinamici”. Sarà inoltre esposta la sua serie più celebre, il “Torsioni” (Torsions). Si tratta di composizioni ottiche, realizzate attraverso l’uso strisce di plastica molto sottili e spesso bicolori, disegnate e sovrapposte, dove infiniti modelli visivi vengono creati con il semplice movimento degli occhi.
Oltre alle esposizioni precedentemente menzionate, Biasi partecipata ad altri importanti appuntamenti, come le quattro mostre di Nuove Tendenze (1961, 1963, 1965 e 1969), la Biennale di Venezia (nel 1964, 1986 e 2011), la Biennale di San Paolo del 1971 e, infine, la sua mostra personale all’Ermitage di San Pietroburgo, nel 2006.
Alberto Biasi (Padova, 1937) è uno dei più importanti artisti italiani che attraverso la sua lunghissima carriera, hanno contribuito all’affermazione e notorietà internazionale dell’arte cinetica degli anni Sessanta in poi, in particolare per il ramo denominato “Arte Programmata”.
Biasi è stato tra i fondatori del “Gruppo Enne” a Padova (1959-1965), che insieme al milanese “Gruppo T” ha sviluppato un ramo autonomo e precursore delle ricerche ottiche-percettivo che saranno raccolti sotto il nome di “Optical Art “. Oltre alla mostra itinerante “Arte Programmata”, che è stata presentata in tutta Europa e negli Stati Uniti tra il 1962 e il 1965, Biasi ha partecipato anche a “The Responsive Eye”, al MoMA di New York nel 1965.
L’importanza della sua ricerca artistica, che è stata immediatamente riconosciuta da Piero Manzoni, che lo ha invitato nella sua Galleria Azimut (1961), è dimostrato dal suo curriculum e dalla ricchezza della sua ricerca.
La Mayor Gallery presenterà opere giovanili dal 1959 come il “Trame” a opere più recenti, tra cui la “Politipi”, passando per la serie degli “Ottico-dinamici”. Sarà inoltre esposta la sua serie più celebre, il “Torsioni” (Torsions). Si tratta di composizioni ottiche, realizzate attraverso l’uso strisce di plastica molto sottili e spesso bicolori, disegnate e sovrapposte, dove infiniti modelli visivi vengono creati con il semplice movimento degli occhi.
Oltre alle esposizioni precedentemente menzionate, Biasi partecipata ad altri importanti appuntamenti, come le quattro mostre di Nuove Tendenze (1961, 1963, 1965 e 1969), la Biennale di Venezia (nel 1964, 1986 e 2011), la Biennale di San Paolo del 1971 e, infine, la sua mostra personale all’Ermitage di San Pietroburgo, nel 2006.